Un campo di coerenza è uno stato di risonanza interiore in cui ognuno risuona con gli altri, è una vibrazionale comune, un movimento sottile, un’onda che attraversa i partecipanti e li rende ricettori e trasmettitori di un condiviso stato di coscienza ed energia.
Questo non significa che tutti sentono rispetto a se stessi la stessa cosa, ma tutti trovano un punto di contatto comune in quella vibrazione condivisa.
Un campo di coerenza è capace di metterci in contatto con la nostra realtà profonda e dissolvere qualunque finzione in cui siamo immersi.
Un campo di coerenza è capace di coinvolgere ciò che gli si avvicina e toccarlo molto profondamente, molto umanamente.
Viviamo da quasi 1 anno ormai in una cappa mediatica che veicola terrore e la paura congela la nostra vitalità, opprime il nostro stato energetico, sino a renderci inermi e incapaci di reagire.
Tutto questo ha trasformato l’altro in un pericoloso estraneo, ci viene imposto l’isolamento come cura ma l’isolamento è la malattia, la nostra umanità sta soffocando.
La proposta è una dimostrazione pubblica, un esperimento che ha l’obbiettivo di contagiarci della nostra umanità.
L’esperimento non si basa su una coreografia, su una sceneggiatura, l’esperimento si basa sul contatto profondo con se stessi e gli altri partecipanti.
Ciò che permette all’esperimento di funzionare è il contatto con la nostra interiorità nella totale accettazione di ciò che troveremo e sentiremo dentro come di ciò che troveremo e sentiremo provenire da fuori.
Perché questo avvenga è necessaria fiducia e accettazione incondizionata.
Questa disponibilità è alla base del contatto profondo con noi stessi, non si tratta di essere in un certo modo, migliore o peggiore, di piacere oppure no, si tratta di lasciarsi sentire, di esprimere quello che c’è per come è, il gruppo accetterà ogni cosa si genera nel gruppo, ci sentiremo completamente accettati perché accetteremo completamente.
Con questa premessa
La prima proposta è quella di andare in una via pubblica a forte passaggio pedonale e metterci profondamente in contatto:
“ Uno di noi, a turno, si pone di fronte gli altri che formeranno una fila senza fine in cui il primo quando avrà finito di esprimere ciò che sente andrà in fondo alla fila per rifarlo…
La persona di fronte alle altre chiederà “come ti senti?” e mentre farà la domanda guarderà e ascolterà il suo compagno, sentendo quello che avviene in lei lasciando che questo si esprima.
Chi risponde alla domanda ascolterà totalmente quello che gli viene detto, come gli viene detto, e, guardando quello che provoca in lui, risponderà in totale aderenza al suo sentire.
Chi è dopo sentirà chi è prima, questo ci influenzerà, ci toccherà, forse ci commuoverà, creerà un’emozione in cui ci sentiremo immersi dove tutti sentiranno tutto.”
L’esperimento prevede l’inserimento a turno e molto lentamente di eventuali passanti volontari, che potranno così vivere direttamente la loro apertura e il sentirsi profondamente accolti.
L’energia che si genererà sarà l’effetto della nostra vibrazione collettiva e toccherà ogni cosa con cui verrà in contatto, dissolverà ogni paura e ci farà sentire qui ed ora, insieme.
Il gruppo che costituirà il nocciolo dell’esperimento sarà composto da persone con un’abitudine e un’ esperienza nell’ascolto profondo, nell’accettazione incondizionata e nell’esprimere le proprie emozioni, si faranno delle prove, avremo bisogno prima di consolidarci e di costruire quella fiducia che sarà poi la nostra base di appoggio e protezione.
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