Contatto nutritivo - Pratica Bioenrgetica
Il contatto nutritivo: pratica Bioenergetica e Organismica
27/12/2019
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03/10/2019

Respiro è Spirito: il respiro sottile dello spirito

Respiro-è-spirito

    SESSIONE A TEMA DI BIOENERGETICA
    sabato 14 dicembre 2019

     

    Lo Spirito è il desiderio, la “tensione verso la vita più elevata”. 

     

    spirito

    /spì·ri·to/
    Dal lat. spirĭtus -us ‘soffio, respiro, spirito vitale’, der. di spirare ‘spirare’ •fine sec. XIII.

     

    “…Esiste una profonda connessione tra respiro e “spirito” e si ritrova anche nelle lingue; i nostri termini “espirazione” ed “inspirazione”, nel significato di quest’ultimo non si ravvisa il solo inalare, ma altresì il riempirsi di energia creativa o spirito (essere “inspirati”). 

     

     

    Per contro, “espirazione” richiama, oltre a quello proprio, significati di morte o di perdita dell’energia vitale: esalare l’ultimo respiro.

    Niente come la sensazione di soffocamento risveglia l’elementare istinto di sopravvivenza. Per questo motivo il flusso respiratorio, la sua periodicità e il suo ritmo sono intimamente legati ai più elementari stadi dell’attività mentale. 

    Il respiro è la sola funzione fisiologica sia volontaria che involontaria.

    Possiamo controllarlo coscientemente o inconsciamente ma perchè esso sia pieno, lo si può solo lasciar fluire. Può essere regolato dalla mente o dal corpo. In questo senso, dunque, il respiro è il grande intermediario tra mente e corpo, non controllato esclusivamente da uno dei due, ma soggetto all’influenza di entrambi in grado, a sua volta, di condizionare ambedue. Il respiro è la chiave dell’interazione tra corpo e mente, infatti quando è rilassato, il respiro riflette calma emozionale e denota pertanto uno stato in cui è possibile la concentrazione dell’attenzione. Diversamente possiamo notare come un’emozione o turbe mentali modifichino il ritmo del respiro: diventa agitato per la rabbia, rotto dal pianto, affannoso nella sorpresa, soffocato nella tristezza, sospiroso nel sollievo. 

    Quando la mente è assorbita da pensieri o da emozioni fluttuanti non è tranquilla il respiro lo riflette. Così che si fa strada un “linguaggio del respiro” che per molti versi assomiglia al “linguaggio del corpo”. Esso rivela gli specifici modi di metterci in relazione con l’esterno: trattenere il respiro, singhiozzare e ansimare sono anch’essi termini del vocabolario del respiro.

     

    Respiro-è-spirito

     

    Vediamo, allora, in che modo l’energia Vitale legata alla respiro, che possiamo anche chiamare prana, serve da intermediario tra il corpo e la mente. Abbiamo visto, per esempio, come la tensione muscolare assorba rilevanti quantità di energia. Lavorando con la Pratica Bioenergetica questa energia viene liberata e resa utilizzabile. Ma l’energia non è impegnata soltanto dalla tensione muscolare; essa è consumata allo stesso modo dalle tensioni mentali. Se siamo preoccupati avvertiremo uno stato di ansia che “consuma” grandi quantità di energia. Perfino quando timori e ansie non possono essere chiaramente identificati, si può avvertire una sensazione di esaurimento e di stanchezza mentale. I modi abituali di gestire tali tensioni possono divenire così strutturati nei nostri comportamenti da non essere più percepiti coscientemente. In aggiunta, quindi alle energie che essi subdolamente consumano, se ne spendono altre per tenere queste situazioni lontano dal dominio della coscienza. Buona parte della pratica bioenergetica ha per scopo accedere a questa energia e liberarla. 

    Da tutto ciò possiamo evincere quanto il condizionamento dell’energia pranica è esercitato dalla mente, ma che la mente stessa è notoriamente mutevole. Essa può essere preda di conflitti, confusione e contraddizioni.

    Ecco che ritorniamo alla necessità di un lavoro di consapevolezza al fine d’integrare tutte le nostre parti.

     

    Spiritualità e respiro

     

    Tutti abbiamo esperienza di quanto possa essere difficile intervenire su stati mentali  provocati da reazioni emotive, per questo possiamo intervenire sulla mente, attraverso il corpo per liberare il respiro, sbloccando tensioni e riprendendo contatto con emozioni intrappolate in tensioni muscolari che ci fanno perdere una piena consapevolezza, sia fisica che mentale.

    Nella pratica bioenergetica re-imparare a respirare fluidamente e senza irregolarità introduce il praticante alla meditazione, perché respirando pienamente e libera-mente, si riducono i pensieri distraenti, entrando in quel silenzio pulsante che ci permette di accedere alla nostra spiritualità.

    Aperto a tutti, previo telefonata conoscitiva, con prenotazione obbligatoria.

    Costo di partecipazione 30 €

     

    CONDUTTORE

    Daniele Guainazzi counselor a mediazione corporea, insegnante di Bioenergetica, di yoga ed esperto di discipline orientali.

     

    QUANDO e DOVE

    Sabato 14 dicembre 2019

    Ci ritroviamo alle 9:30 di sabato 14 dicembre nella palestra a piano terra del palazzetto dello sport “Pareto” (seguire i cartelli “Corsi Olinda”) in via Litta Modignani 55 a Milano e contiamo di finire intorno alle 13:30, si consiglia abbigliamento comodo.

     

    INFO

    Per ulteriori informazioni potete contattarci ai numeri:
    338 7337286 (Daniele)
    via email: guainazzi@gmail.com

    Approfondimenti sulla pratica bioenergetica :
    Fanpage ClasseBio
    www.biosofia.it
    www.praticabioenergetica.it