Conferenza Online il 28 aprile alle 20:30
Non molti decenni fa la preoccupazione principale dei nostri antenati per assicurarsi un adeguato livello di salute riguardava il soddisfacimento dei bisogni primari di base come ad esempio mangiare o trovare un posto caldo in cui ripararsi per scongiurare il rischio di ammalarsi.
Con il passare del tempo il concetto di salute si è allargato sia da un punto di vista concettuale che da un punto di vista pratico. Nel 1998 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come “un completo stato di benessere fisico, sociale e spirituale” piuttosto che la sola “assenza di malattia”. L’avanzamento tecnologico e culturale ci ha permesso di svincolarci dalla preoccupazione per il soddisfacimento di bisogni di base (fame, sete, calore…) e indirizzare le nostre energie alla ricerca di uno stato di benessere più completo che tenesse conto non solo dei bisogni fisici, ma anche di quelli psico-emotivi. Questo tema è oggi quanto mai al centro del dibattito pubblico visto il senso indotto di paura e insicurezza in cui viviamo da anni in maniera crescente, e che trova l’apice nell’attuale emergenza pandemica.
Possiamo affermare quindi che uno dei primi obiettivi per essere felici e in salute nonché lo scopo della terapia e di ogni percorso di crescita personale, è l’accettazione di sé e la libertà di essere sé stessi.
Il viaggio che conduce alla meta non si può definire né facile né rapido ma irrinunciabile se si vuole crescere ed evolversi.
Le emozioni rivestono un ruolo fondamentale in questo percorso: la paura di essere sé stessi genera controlli inconsci che ci impediscono di sentirle e di esprimerle in modo adeguato alle circostanze. Questi controlli sono inscritti nel corpo sotto forma di tensioni croniche e contratture che limitano la respirazione, determinano la nostra postura e quasi sempre sono all’origine di malessere e malattia.
Secondo una lettura psicosomatica, questi blocchi sono all’origine del nostro carattere, condizionano le nostre relazioni e influenzano il nostro approccio agli eventi stressanti della vita. L’insieme di questi blocchi è chiamata in psicosomatica, armatura caratteriale o armatura psico-neuro-muscolare.
La pratica bioenergetica offre la possibilità di sciogliere questi blocchi, quest’armatura, un processo terapeutico di liberazione dal senso di colpa dalla vergogna di essere chi si è. Si tratta di un processo che coinvolgendo mente e corpo restituisce vitalità, risveglia la capacità di sentire e sviluppa la consapevolezza.
Durante la conferenza si darà ampio spazio a domande ed interventi da parte del pubblico e a brevi esperienze corporee per poter stare nel corpo, anche davanti ad un monitor.
DOVE e QUANDO
Mercoledì 28 aprile dalle 20:30 alle 22:30 tramite l’applicazione Zoom.
Questo il link per collegarsi:
https://us02web.zoom.us/j/7256697049?pwd=R1VCd2UxV05NVFgxUEtUZ1E4eklXQT09
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, se necessitate ulteriori informazioni, non esitate a contattarmi, via email all’indirizzo guainazzi@gmail.com oppure via telefono o whatsapp al numero 338 7337286
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RELATORE e CONDUTTORE
Daniele Guainazzi, insegnante di pratica bioenergetica e Yoga, counselor somatorelazionale ed esperto in discipline orientali.