Il potere curativo delle vibrazioni e del Gong

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Il potere curativo delle vibrazioni e del Gong

Bioenergetica e suoni di Gong: un'esperienza vibratoria

Il suono del Gong e il Bagno Armonico nelle sue straordinarie vibrazioni sono un’esperienza intensa e avvolgente, dal sorprendente potere curativo. Il Gong, molto più di un semplice strumento musicale, è utilizzato con grande efficacia anche nella pratiche meditative e a fini terapeutici.

Il suono del Gong e il Bagno Armonico nelle sue straordinarie vibrazioni sono un’esperienza intensa e avvolgente, dal sorprendente potere curativo.
Il Gong, molto più di un semplice strumento musicale, è utilizzato con grande efficacia anche nelle pratiche meditative e a fini terapeutici.

Il suono è essenzialmente una vibrazione: tutto ciò che vibra emette un suono, che sia percepibile dall’orecchio umano o meno. Ogni cosa, che siano oggetti o i nostri stessi corpi, possiede dunque una sua vibrazione e un suo “suono”, in quanto costituito da particelle infinitesimali in continua vibrazione.

Bioenergetica e suoni di Gong: un'esperienza vibratoria

Nella musicoterapia, nelle pratiche spirituali, nei percorsi di benessere acquista sempre più importanza la ricerca e l’utilizzo del potere della vibrazione per armonizzare e riequilibrare il corpo e non solo. Le onde sonore stimolano la nostra pelle in modo simile al massaggio, producendo effetti sugli organi corrispondenti; frequenze particolari guidano la mente a rilassarsi e focalizzarsi; i suoni di particolari strumenti possono innalzare lo spirito verso il trascendentale. Alcuni esempi di noti strumenti dalla potente vibrazione sono le campane tibetane, i didgeridoo australiani e, in modo particolare, il Gong.

Bioenergetica e suoni di Gong: un'esperienza vibratoria

Il gong: uno strumento antico e magico

Il Gong è uno strumento molto antico, la sua origine è incerta, ma la sua presenza è rintracciata in numerose culture. Si pensa che esista fin dall’Età del Bronzo (tra il 3000 e il 2000 a.C.), che fosse usato dai Romani come strumento di segnalazione, dai Greci per intimidire i nemici e durante i rituali funebri. Proprio dalla Grecia potrebbe essersi diffuso a est, verso l’India nord-occidentale. Le prime menzioni vere e proprie del Gong come strumento musicale e rituale vengono da una zona della Cina tra il Tibet e la Birmania, dove si pensa il Gong sia arrivato attraverso l’India e l’Afghanistan. Oltre che in Asia e in Europa, il Gong è conosciuto e usato per scopi religiosi e rituali anche in Africa e in Sud America.

In molte di queste civiltà il suono del Gong era ed è considerato magico.

Di certo, il suono del Gong è estremamente potente, molto particolare, unico. Il Gong è uno strumento musicale idiofono, ovvero il suo suono è prodotto dalla vibrazione del corpo stesso dello strumento. Altri strumenti musicali necessitano invece di risuonare “accoppiandosi” a un’altra struttura, come ad esempio la cassa di risonanza di uno strumento a corda. Della famiglia degli strumenti idiofoni fanno parte anche gli xilofoni, i piatti, le nacchere e, significativamente, i blocchetti di legno di origine molto antica usati nei templi e le campane.

Il suono delle grandi campane delle chiese occidentali è forse l’unico paragonabile alla complessità dei toni del Gong, capaci di trasportare chi ascolta fuori dal mondo materiale e in una dimensione spirituale, trascendentale.

Il potere della vibrazione

Bioenergetica e suoni di Gong: un'esperienza vibratoria

Il Gong come strumento musicale è conosciuto e molto utilizzato nella musica orientale e in quella occidentale. Tuttavia il suo significato più profondo, il suo uso più straordinario, risiede nel grande potere della sua vibrazione: un potere di trasformazione, di guarigione e di elevazione spirituale.

Il Gong e la Bioenergetica

Con la Pratica Bioenergetica lavoriamo per sciogliere e sbloccare tensioni e contratture fisiche che influenzano il nostro stato dell’essere, i nostri movimenti, il respiro, l’umore e lo stato energetico.
Quando sblocchiamo queste rigidità, quando torniamo ad essere consapevoli di intere parti del corpo, l’energia che si sprigiona e che “lasciamo andare” è vibrante, come vibrante è la qualità della vita e da qui possono emergere vibrazioni spontanee, caratteristiche del lavoro somatorelazionale.

Le vibrazioni in bioenergetica sono un fenomeno frequente ed è un segnale importante che ci indica la buona qualità della pratica. Non vengono mai forzate ma semplicemente facilitate.
Quando torniamo ad essere più vibranti, significa che in parte ci siamo liberati dalla nostra corazza, l’insieme delle contratture e dei blocchi corporei che in Bioenergetica chiamiamo“armatura caratteriale”.
In questo nuovo stato, abbiamo a disposizione più energie, gioveremo di un’accresciuta percezione, saremo più Sensibili.

La particolarissima vibrazione del Gong ci aiuta a entrare in uno stato spontaneo di meditazione profonda e ha un profondo effetto sia sul corpo fisico che sulle energie del corpo sottile.

Meditazione e vibrazioni

In particolare, il Gong agisce con grande efficacia sul sesto e sul settimo chakra , sulle ghiandole pituitaria e pineale a essi collegate, e sul sistema parasimpatico, una parte del sistema nervoso che presiede alle funzioni corporee involontarie e stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia. Per questo il gong è uno strumento prezioso e ideale per aiutare la meditazione.

“il Gong è il primo e ultimo strumento per la mente umana […] È il primo suono dell’universo. È il suono creativo di base.”

Yogi Bhajan

Segnaliamo in proposito un evento di prossimo svolgimento in Lombardia, che rappresenta la duplice occasione di sperimentare Bioenergetica e Suoni di Gong: un’esperienza vibratoria

Bioenergetica-e-suoni-di-gong
Sabato 19 gennaio dalle 15:30 a Milano

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